mercoledì 20 agosto 2014

Overshoot day 2014: un'occasione per fermarsi e riflettere

Ogni anno pubblico la data dell'overshoot day. 
Nel 2013 fu il 20 agosto oggi il 19. In Italia consumiamo più di 4 volte le risorse disponibili sul nostro territorio. Una riflessione andrebbe fatta. 
Lo storico delle date dell’Earth Overshoot Day parla chiaro in merito al continuo progredire nel consumo di risorse naturali da parte dell’umanità. 
 "Nel 1987 l’Ecological Debt Day è giunto il 19 dicembre, nel 1990 il 7 dicembre e nel 1995 il 21 novembre. La progressione è continuata a grandi balzi, tanto che l’Earth Overshoot Day 2005 si è verificato il 20 ottobre. Passo indietro nel 2007 quando la giornata è venuta a cadere il 26 ottobre, ma poi, nel 2008, abbiamo avuto l’Earth Overshoot Day il 23 settembre, e l’anno successivo il 25 settembre. 
Dopodiché un nuovo balzo nel consumo di risorse: nel 2010 l’Ecological Debt Day si è registrato il 21 agosto, per poi cadere dopo, il 27 di settembre, nel 2011. Poi di nuovo un notevole aumento nel consumo di risorse ha riportato la giornata in agosto. 
Nel 2012 l’Earth Overshoot Day si è verificato il 22 agosto, nel 2013 il 20 e quest’anno, come abbiamo visto oggi, il 19 agosto 2014". 
E' urgente quindi riconoscere che questa economia fondata sul trinomio Pil - Consumo - Profitto ha fallito miseramente: ad oggi sono quasi un miliardo le persone che soffrono la fame. Secondo le ultime stime dell'Onu "la fame continua ad espandersi anno dopo anno: ogni giorno muoiono 24.000 persone per un totale di 35 milioni di decessi ogni anno (oltre 3 milioni dei quali sono bambini al di sotto dei 5 anni)". “La forbice tra ricchi e poveri nel mondo si allarga sempre di più. Pochi forse sanno, che gli 85 uomini più ricchi del pianeta detengono una ricchezza pari a quella di metà della popolazione mondiale. (rapporto di ricerca Working for The Few, diffuso dall'ong Oxfam alla vigilia del World Economic Forum di Davos. Lo studio intreccia la lista dei milionari stilata da Forbes nel 2013 con un rapporto Credit Swisse, il Global Wealth Report 2013, che analizza i trend della ricchezza globale)”.
“Nel nostro paese il 10 per cento delle famiglie italiane più ricche possiede nel 2012 il 46,6 per cento della ricchezza netta familiare totale, contro il 45,7 per cento del 2010” - Dati Bankitalia riferiti al 2012
Globalizzazione e finanza hanno

martedì 5 agosto 2014

Quando eravamo giovani

Scrive in un suo bellissimo post Pippo Civati: "Quando eravamo giovani, volevamo scelte nette, pulite, chiare. Prendevamo le distanze da tutti gli inciucisti, veri o presunti (perché a volte era quasi un vezzo, quello dell’inciucio). Rileggevamo Foucault e quella cosa del dire-il-vero e del parresiasta e ci vantavamo dello stile da non perdere, di non dire le bugie, di non fare facile propaganda. 
Non ci piaceva la strumentalità, l’azzardo, la furbizia, ci piaceva essere così, a costo di passare per pirla. Chiedevamo un rinnovamento profondo, non solo a parole, delle strutture stesse della politica e della società". (qui la versione integrale
Quando ero giovane io (ho 18 anni più di Pippo) ero convinto che la mia generazione avrebbe rivoluzionato il mondo, che tutto sarebbe cambiato e che noi ne saremmo stati gli artefici. 
"Perchè a vent' anni è tutto ancora intero, perchè a vent' anni è tutto chi lo sa, a vent'anni si è stupidi davvero, quante balle si ha in testa a quell' età, oppure allora si era solo noi non c' entra o meno quella gioventù: di discussioni, caroselli, eroi quel ch'è rimasto dimmelo un po' tu..." (cit. Eskimo F. Guccini) 
Sono passati quasi quarant'anni, il mondo non sono ancora riuscito a cambiarlo, ma nonostante tutto non mi arrendo e credo ancora che insieme #èPossibile farlo.