
A che serve aver dato 80 euro ai lavoratori più disagiati quando poi le proposte che si fanno vanno verso la riduzione dei salari e dei diritti?
Dov'è la giustizia e l'equità sociale?
I lavoratori dipendenti sono quelli che stanno pagando il prezzo più alto per la crisi economica e molti oggi sono senza lavoro e senza copertura degli ammortizzatori sociali, disperati perché la ripresa non accenna a venire.
C'è bisogno di una riforma del lavoro e di un piano industriale nazionale che permettano il rilancio dell'economia e la creazione di nuovi posti di lavoro.
Di proposte serie ce ne sono: contratto unico (tempo indeterminato) a tutele crescenti, la riduzione concordata dell'orario di lavoro: lavorare di meno per lavorare tutti. Altre vanno cercate e concordate con le parti sociali (sburocratizzazione, organizzazione del lavoro, riduzione della tassazione, ecc...).
Non vedo niente di tutto questo nell'azione e nelle proposte del governo: solo il desiderio di compiacere gente come Alfano e Sacconi che sono tra i maggiori responsabili dello sfacelo economico in cui ci troviamo.
E per favore, basta con la tiritera dei lavoratori tutelati contro quelli senza tutele. Il precariato l'ha inventato la politica, non certo il sindacato. E non è togliendo a chi ha, dando poco o nulla a chi non ha, che si risolvono le disuguaglianze.