giovedì 11 dicembre 2014
Il mondo per l'uomo non l'uomo per il mondo.
Avere una visione della vita e del suo futuro non è dote comune: oggi è diventata una rarità.
Fino al secolo scorso l'uomo, bene o male ha governato il mondo. Tra alti e bassi il progresso civile e umano ha continuato il suo lento percorso.
Poi è arrivata la globalizzazione e all'improvviso l'uomo ha perso il controllo su quanto stava accadendo. Al suo posto sono saliti al potere la finanza, il mercato, il dio Profitto. Ed è accaduto l'irreparabile: e siccome "la globalizzazione non è governabile" il mondo ne sta pagando le conseguenze.
Così la ricchezza è sempre più in mano a poche persone mentre la povertà e la miseria dilagano inesorabilmente anche tra la nostra gente.
Serve con urgenza un'altra idea di mondo. Serve scuotersi dall'indifferenza per indignarsi e reagire.
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